Storia moderna

Vescovado di Murlo

Con la decisione del Granduca Leopoldo, comincia la storia moderna dell’organizzazione del territorio di Murlo. Seguendo gli avvenimenti storici e le vicissitudini dovute alle guerre europee, Murlo segue la storia della Toscana passando dal Granducato al napoleonico Regno di Toscana e quindi ancora ai Granduchi (nel 1832 la sede comunale è trasferita dal Castello di Murlo a Vescovado) ed infine al Regno d’Italia nel 1866, nell’attuale struttura di comune.

La sede comunale viene trasferita dal Castello di Murlo a Vescovado, la frazione che nel frattempo aveva acquisito una maggiore importanza a seguito dell’unione urbanistica dei due antichi borghi medioevali, quello di Tinoni e quello settentrionale di Andica o Antica.

Casciano di Murlo

 

Delle sei comunità in cui era suddiviso il feudo vescovile di Murlo, anche Casciano ha avuto negli anni importanza storica per questo territorio fino a risultare oggi il centro abitato più popoloso del comune di Murlo.

Sul finire del 1800 un’iniziativa industriale – le Miniere di Murlo – smuove in parte la sonnolenza della campagna, creando un minimo di infrastrutture, strade ed aspettative d’occupazione; quest’iniziativa con alterne “sfortune” si esaurisce con la seconda guerra mondiale, il cui fronte passa anche da Murlo, che ne è coinvolto in parte.

Infrastrutture della miniera di lignite di Murlo

Per informazioni riguardo questo argomento vi invitiamo a leggere il libro di C. Biscarini, “ LA LIBERAZIONE DI MURLO”, Ed. Nuova Immagine.